Revisione auto

Entro la fine di marzo dovrò effettuare la revisione della mia Renault Clio immatricolata a Marzo 2010.

Non ci sarà pericolo che lo dimentichi perché ho già ricevuto a casa tre lettere che mi ricordano questo appuntamento, una da parte dell’officina autorizzata in cui da sempre faccio le revisioni delle mie auto e degli scooter, altre due da officine a me sconosciute, distanti anche 50 KM da dove vivo. Probabilmente le autofficine che si occupano di revisioni hanno accesso ai dati della Motorizzazione Civile, da cui estraggono i dati delle automobili e dei proprietari che sono in prossimità di effettuare il controllo periodico.

Comunque da una di queste officine, più che una semplice lettera che ricorda la scadenza, ho ricevuto un colorato e completo depliant informativo. Da questo ho tratto il testo esplicativo sulla revisione auto che vi trascrivo qua sotto.

Con la Clio e con le altre auto che ho posseduto non ho mai avuto problemi ai centri di revisione. E’ perlopiù una prassi, la scocciatura di perdere un’oretta di tempo ed il pagamento di circa 70 euro. Ma a parte la revisione periodica obbligatoria  le mie auto sono sempre state sottoposte ai dovuti tagliandi annuali per mantenerle in ottima forma, gli pneumatici vengono cambiati alla necessità (e comunque grazie ad uno stile di guida molto rilassato, durano parecchie decine di chilometri) e quindi non vado mai alla revisione con apprensione.

Da un anno poi la concessionaria Renault dove faccio i tagliandi è diventata anch’essa autofficina autorizzata per le revisioni, quindi a marzo porterò la Clio a revisionare da chi la conosce bene, abbandonando il mio storico revisore, ma solo per un problema di distanza e comodità per raggiungere l’officina.

Cosa è la revisione auto

La revisione è l’insieme dei controlli tecnici necessari per certificare che il tuo veicolo sia idoneo alla circolazione e abbia preservato gli standard di sicurezza e di contenimento degli elementi inquinanti previsti dalle norme di omologazione del veicolo stesso

E’ importante evidenziare che la revisione è un bene comune, un obbligo per l’automobilista ma soprattutto un diritto.

L’Unione Europea si è prefissata l’obiettivo zero vittime‘ nel trasporto su strada entro il 2050, nonché la riduzione degli effetti inquinanti del 60%, riferito ai dati del 2011. Il Ministero dei Trasporti italiano ha emanato nel 2009 un nuovo standard informatico noto con il nome MCTCNet2 che ogni centro di revisioni (impresa privata autorizzata ai sensi dell’articolo 80 del Codice della Strada) ha l’obbligo di adottare dal 2015.

L’ obiettivo è di tutelare il diritto dell’automobilista che deve ricevere un adeguato servizio atto a garantire il più elevato standard di sicurezza della circolazione e contenere gli effetti nocivi emessi dai veicoli.

La revisione della Renault Clio è OK

Elementi su cui si basano i controlli

I regolamenti di attuazione del Codice della Strada stabiliscono che i controlli tecnici da effettuare sul veicolo in revisione sono:

  • identificazione del veicolo
  • impianto di frenatura
  • sterzo
  • visibilità
  • luci,  riflettori e circuito elettrico
  • assi, ruote, pneumatici, sospensioni
  • telaio ed elementi fissati al telaio
  • effetti nocivi
  • altre dotazioni

Tariffa ministeriale

La tariffa ministeriale è di € 45,00 oltre IVA a cui devono essere sommati i diritti di motorizzazione di  € 10, 20 e i costi relativi al versamento postale di € 1,46 oltre IVA, per un totale € 66,88.

Termini per l’effettuazione della revisione

Per le autovetture e gli autoveicoli adibiti al trasporto di cose o ad uso speciale di massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 tonnellate e per gli autoveicoli per trasporto promiscuo la revisione deve essere disposta entro quattro anni dalla prima immatricolazione e successivamente ogni due anni.

Per i veicoli destinati al trasporto di persone con numero di posti superiore a nove, compreso quello del conducente, per gli autoveicoli destinati al trasporto di cose o ad uso speciale di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, per i rimorchi di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, per i taxi, per le autoambulanze, per i veicoli adibiti a noleggio con conducente e per i veicoli atipici la revisione deve essere disposta annualmente.

Gli uffici della Direzione Generale della Motorizzazione Civile, anche su segnalazione degli organi di Polizia Stradale di cui all’articolo 12 CDS,  qualora sorgano dubbi sulla persistenza dei requisiti di sicurezza, rumorosità ed inquinamento prescritti, possono ordinare in qualsiasi momento la revisione di singoli veicoli.

Sanzioni in caso di omessa revisione

La circolazione con un veicolo che non sia stato presentato alla prescritta revisione è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 168,00 a € 674,00. Tale sanzione è raddoppiabile in caso di revisione omessa per più di una volta in relazione alle cadenze previste dalle disposizioni vigenti.

L’organo accertatore annota sul documento di circolazione che il veicolo è stato sospeso dalla circolazione fino all’effettuazione della revisione. In questi casi è consentita la circolazione del veicolo al solo fine di recarsi in un centro revisione autorizzato o presso gli uffici della motorizzazione. Al di fuori di tali ipotesi, nel caso in cui si circoli con un veicolo sospeso dalla circolazione in attesa dell’esito della revisione, si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 1.941,00 a € 7.767,00.

All’accertamento della violazione di cui al periodo precedente consegue la sanzione amministrativa accessoria del fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni.

In caso di reiterazione delle violazioni è applicata la sanzione accessoria della confisca amministrativa del veicolo.

Hai dimenticato di fare la revisione?

Nel caso in cui sei proprietario di un veicolo per il quale sono scaduti i termini per la revisione, puoi fissare un appuntamento presso un centro di revisione auto, che ti rilascerà un documento attestante l’avvenuta prenotazione della revisione che ti consente di guidare per raggiungere il luogo della revisione senza incappare in sanzioni.

Quanto sopra le informazioni fornite da un centro di revisioni autorizzato, ma cercando online, sul sito di automobile.it apprendo che quest’anno ci saranno delle novità:

 

Novità revisione 2018

I controlli diventeranno più rigidi. Entro il prossimo 20 maggio, l’Italia dovrà adeguare la normativa sulle revisioni in ottemperanza alla direttiva UE n. 2014/45.

Al termine di ogni procedura di revisione, ACI e Motorizzazione dovranno obbligatoriamente rilasciare al proprietario del veicolo il documento che certifica l’avvenuta revisione, o meglio, il cosiddetto “certificato di revisione”.

Il personale tecnico dovrà consegnare e annotare l’esito dei controlli effettuati e dei chilometri effettivi.

Tutti questi dati saranno registrati sul Portale dell’automobilista. Infatti a partire dal 20 maggio 2018 e non oltre il 20 maggio 2021, i centri di revisione, dovranno comunicare per via elettronica al Ministero dei Trasporti (Motorizzazione), i dati contenuti in ciascun certificato di revisione rilasciato dallo stesso centro.

I dati del nuovo certificato di Revisione auto 2018

Nel certificato di revisione saranno annotati:

  • Numero di identificazione del veicolo;
  • Targa del veicolo e simbolo dello Stato di immatricolazione;
  • Luogo e data di revisione;
  • Lettura del contachilometri al momento del controllo;
  • Categoria del veicolo;
  • Carenze individuate e livello di gravità;
  • Risultato del controllo tecnico;
  • Data del successivo controllo tecnico o scadenza del certificato di revisione;
  • Nome di chi ha provveduto ad espletare le verifiche, firma o dati identificativi dell’ispettore responsabile del controllo;

La revisione auto GPL

Per le auto a GPL secondo la legislazione italiana le bombole a GPL non vanno revisionate.

Può sembrare strana la mancata revisione di una parte così delicata e potenzialmente pericolosa del veicolo, ma c’è un motivo. Infatti l’impianto presente sulla vettura già prevede l’installazione di particolari elettrovalvole che sono perfettamente in grado di mettere in sicurezza l’autoveicolo, anche nel caso di un sinistro stradale o di un incendio.
Ma allora perché fare la revisione delle auto a GPL? In effetti la revisione vera e propria per i veicoli bifuel e GPL, consiste essenzialmente nella sostituzione delle bombole ogni 10 anni. Il costo per questo tipo di intervento varia dai 300 ai 500 euro e prevede un check completo anche di queste altre componenti:

  • Il funzionamento delle tubazioni e raccordi
  • La sostituzione dei filtri GLP qualora vene fosse la necessità
  • Il funzionamento degli iniettori
  • In funzionamento del sistema elettrico
  • La sostituzione del riduttore verso i 100.000 Km

La revisione auto a metano

I serbatoi delle auto a metano, a differenza del GPL, necessitano un tipo di revisione diversa. Un controllo periodico deve essere effettuato ogni 4 o 5 anni tenendo sempre conto dell’immatricolazione del veicolo e in particolare dell’ultima revisione effettuata. Bisogna fare attenzione però, a quale tipo di bombole a metano sono state installate sul veicolo e specialmente a quale normativa nazionale siano omologate.

  • Per le bombole omologate secondo la norma europea (R110 ECE/ONU) si devono calcolare 4 anni dalla prima immatricolazione o installazione dell’impianto;
  • per le bombole omologate secondo la norma europea (R110 ECE/ONU) di tipo IV, si devono calcolare 4 anni dalla prima immatricolazione o installazione dell’impianto e successivamente 2 anni di volta in volta;
  • per le bombole omologate secondo la normativa nazionale (DGM) si devono calcolare 5 anni dalla prima immatricolazione o installazione dell’impianto.

I costi per questo tipo di revisione variano a seconda di quante bombole sono installate all’interno del veicolo, e si può spendere dai 150€ fino a 400/500 euro.

Evitare di effettuare periodicamente questa tipologia di revisione porterà il conducente del veicolo a subire una multa davvero salata, con immediato ritiro della carta di circolazione.

La revisione auto d’epoca

Per quanto riguarda la categoria dei veicoli atipici, la revisione delle auto d’epoca o di interesse storico, va effettuata, secondo il decreto del 2009, con scadenza biennale; entro il mese di rilascio della carta di circolazione, o entro il mese corrispondente a quello in cui è stato effettuato l’ultimo controllo di revisione.

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